11.11.2017 – 08.02.2018 Palazzo Ducale, Mantua
11.11.2017 – 08.02.2018 Palazzo Ducale, Mantua
Il recinto, il numero, il tempo, l’elezione del sito appartengono alla storia di ogni giardino che è il primo luogo abitato dall’uomo e cui l’uomo che ne è stato estromesso agogna ritornare.
Per gli antichi persiani il termine paradeis significa giardino: paradiso è giardino e giardino è paradiso, cercato dall’uomo e abitato dal divino.
Gli spazi verdi di Palazzo Ducale di Mantova partecipano della simbologia del giardino e costituiscono, nella stratificazione delle fabbriche del Palazzo dei Signori Gonzaga, il luogo di per se stesso protetto dove soggiorna il sogno di chi coltiva l’ascesa alle virtù e mira alla perfezione morale. Partendo da questi assunti Aldo Grazzi e Maurizio Donzelli presentano nello spazio LaGalleria arte contemporanea del Complesso Museale la mostra Giardini cosmici. Le opere dei due artisti condividono nella differenziazione dei linguaggi la predisposizione alla visionarietà, all’onirico, alla costruzione – mediante tecniche raffinate – di mondi nei quali gettare il nostro sguardo.
Aldo Grazzi, mantovano di origine, da tempo si divide tra Venezia e Perugia; Maurizio Donzelli vive e lavora a Brescia: per entrambi l’arte è il campo dove proiettare l’immaginario che prolifica nei recessi dell’io. I Mirrors di Donzelli sono dei mutanti che attraggono al loro interno il riguardante, lo seducono, lo ingannano, mai lo respingono. Le figure che escono dall’ombra di reti ricamate per cesura di fili e dagli intrecci sapienti di minute perline nei lavori di Grazzi hanno, allo stesso modo, la proprietà di destare e amplificare insieme la dimensione estetica di cui abbiamo necessità per poter vedere oltre, e abitare i mondi cosmici e perfetti del fantastico.
Enclosure, number, time, choice of the site, are part of the history of every garden, the first place inhabited by Man and to which Man who was expelled from it longed to return.
For the ancient Persians the word paradeis meant garden: paradise is garden and garden is paradise, sought by Man and inhabited by the godhead.
The green areas of the Ducal Palace of Mantua participate in the symbology of the garden. Within the intricacy of the Gonzaga family palace buildings, they are the place sheltered by its very nature, affording sanctuary to the dream of whoever cultivates the aspiration to virtues and strives for moral perfection. Starting from these assumptions, Aldo Grazzi and Maurizio Donzelli present the Cosmic Gardens exhibition in the LaGalleria Contemporary Art space in the Museum Complex. The works by the two artists, in their different idioms, share a predisposition for the visionary, the oneiric, the construction – with sophisticated techniques – of worlds into which we can gaze.
Aldo Grazzi, a native Mantuan, has long lived between Venice and Perugia; Maurizio Donzelli lives and works at Brescia: for both, art is the world into which they can project their imaginary that flourishes in the recesses of the Ego. Donzelli’s Mirrors are mutants that draw the beholder inside them, seduce, deceive, never repulse. The figures that emerge from the shadow of nets embroidered by cutting threads and skilled interlacing of tiny beads in Grazzi’s works have, similarly, the property of both arousing and amplifying the esthetic dimension we so need to be able to see beyond, and inhabit the perfect and cosmic worlds of the imaginary.