22.04 – 21.05.2017 Palazzo Botti, Torre Pallavicina
22.04 – 21.05.2017 Palazzo Botti, Torre Pallavicina
CHRONOS. L’arte contemporanea e il suo tempo, curata da Angela Madesani, è la prima di un ciclo di mostre a cadenza annuale dal titolo LE STANZE DEL CONTEMPORANEO, che vedrà coinvolti diversi comuni della Provincia di Bergamo distanti pochi chilometri l’uno dall’altro, su alcuni temi portanti della storia dell’arte che pongono in dialogo l’antico e la tradizione con il contemporaneo.
Questa prima rassegna è promossa da sei Comuni della bassa bergamasca orientale – Torre Pallavicina Cortenuova, Calcio, Morengo, Romano di Lombardia, Cologno al Serio – con l’intento di valorizzare i propri siti storici che si situano cronologicamente tra il XVI e il XX secolo. Edifici di grande rilievo, carichi di storia e memoria dove la curatrice porta le opere di 46 artisti contemporanei, la cui riflessione è incentrata sul tema del “tempo”: in senso storico, esistenziale, storico-artistico, filosofico. In mostra vi saranno opere pittoriche figurative e non, fotografie, video, sculture e installazioni che entreranno in stretto rapporto con gli spazi interni ed esterni e in fitto dialogo fra loro.
Torre Pallavicina | Palazzo Botti
A Palazzo Botti, sempre a Torre Pallavicina troviamo: una grande foto di Filippo Armellin, presentata recentemente al Premio Cairo; Daniele D’Acquisto con dei lavori di fotografia e un’installazione; due lavori di Maurizio Donzelli, in cui vengono utilizzate delle lenti prismatiche, atte a modificare la percezione del disegno che costituisce l’opera.
Dell’israeliano Ariel Schlesinger vi sono due coppie di viti in cui è modificata, impercettibilmente la filettatura; Sheila Hicks è presente con delle sculture di lana; Vittorio Messina, con alcuni lavori di piombo, molto affascinanti, con delle lettere impresse; del tedesco Peter Welz, sono in mostra 5 fotografie elaborate, su Casa Malaparte di Capri, importante opera architettonica di Adalberto Libera; e infine alcune foto di Gianni Pettena, appartenente al nucleo originario dell’Architettura radicale, vicino al mondo della Land Art.
CHRONOS. L’arte contemporanea e il suo tempo, curated by Angela Madesani, is the first of a cycle of annual exhibitions entitled LE STANZE DEL CONTEMPORANEO (THE ROOMS OF THE CONTEMPORARY), which will involve several municipalities of the Province of Bergamo, just a few kilometers from each other, on some major themes of art history that put in dialogue the ancient and the tradition with the contemporary.
This first exhibition is promoted by six municipalities of the eastern Bergamo area – Torre Pallavicina Cortenuova, Calcio, Morengo, Romano di Lombardia, Cologno al Serio – with the intention of enhancing their historical sites that are chronologically located between the sixteenth and twentieth centuries. Buildings of great importance, full of history and memory where the curator brings the works of 46 contemporary artists, whose reflection is focused on the theme of “time”: in a historical, existential, historical-artistic, philosophical sense. On display will be figurative and non-figurative paintings, photographs, videos, sculptures and installations that will enter into close relationship with the interior and exterior spaces and in close dialogue with each other.
Torre Pallavicina | Palazzo Botti
At Palazzo Botti, also at Torre Pallavicina, we find: a large photo by Filippo Armellin, recently presented at the Cairo Prize; Daniele D’Acquisto with works of photography and an installation; two works by Maurizio Donzelli, in which prismatic lenses are used to modify the perception of the drawing that constitutes the work.
By the Israeli Ariel Schlesinger there are two pairs of screws in which the threading is imperceptibly modified; Sheila Hicks is present with some wool sculptures; Vittorio Messina, with some lead works, very fascinating, with imprinted letters; by the German Peter Welz, 5 elaborated photographs are on show, on Casa Malaparte in Capri, an important architectural work by Adalberto Libera; and finally some photos by Gianni Pettena, belonging to the original nucleus of Radical Architecture, close to the world of Land Art.